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MotoGP | GP Indonesia 2022: analisi gara

Oliveira trionfa con una KTM RC16 in formato super. Prova di maturità di Quartararo, Ducati a due facce: Zarco a podio e Miller quarto, Martin out e Bagnaia 15°

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KTM: CHE PASSO LA RC16 SUL BAGNATO

Miguel Oliveira ha colto il successo di tappa al Mandalika International Street Circuit grazie a una gara perfetta sul bagnato. Il pilota della KTM è stato protagonista di un ottimo avvio dalla settima casella in griglia di partenza, portandosi in terza posizione nel corso del primo giro. Tre tornate dopo, il portoghese ingaggia un bel duello con Jack Miller sopravanzando l’australiano nel cambio di direzione destra sinistra delle curve 10 e 11.

Oliveira prende il comando della corsa, imponendo il proprio ritmo per ampliare il distacco sul gruppo che insegue. Col passare delle tornate, il gap aumenta e il lusitano crea un margine di sicurezza che gli consente di gestire gli pneumatici, un aspetto cruciale data la progressiva evoluzione della pista verso l’asciutto che tende ad accentuare l’usura del tassello delle coperture da bagnato con conseguente surriscaldamento.

Da lodare anche la RC16. La moto austriaca ha mostrato di essere competitiva già al Losail International Circuit in Qatar con il secondo posto finale di Brad Binder. Il tracciato mediorientale e quello indonesiano presentano sfide tecniche completamente differenti. La pista qatariota pone l’accento sulla velocità di punta e sulla velocità di percorrenza delle curve veloci. Il Mandalika, invece, richiede precisione di inserimento, reattività all’avantreno, grip meccanico e stabilità al retrotreno. Il costruttore tedesco ha svolto un lavoro di analisi e comprensione approfondita della moto 2021 intervenendo sui punti deboli senza stravolgere il progetto ma bensì massimizzandone i punti forti.

MATURITA’ QUARTARARO

Dopo le difficoltà riscontrate nella tappa inaugurale in Qatar, la Yamaha ufficiale è tornata protagonista al Mandalika International Street Circuit grazie a Fabio Quartararo. Il campione del mondo in carica è scattato dalla pole position e ha disputato una corsa molto oculata contraddistinta da una grande gestione delle varie situazioni di gara e soprattutto dell’usura degli pneumatici. Il transalpino non ha forzato la mano nella battute iniziali del gran premio venendo sopravanzato da Alex Rins e Johann Zarco.

A differenza di quanto avveniva sino a due anni fa, Quartararo non si è fatto prendere dalla foga di rimontare, ma è rimasto lucido nella difficoltà, non scomponendosi in sella alla Yamaha YZR-M1 con un retrotreno non perfettamente stabile con i pneumatici wet. Con la progressiva asciugatura della pista, ‘El Diablo’ è stato autore di una progressione cronometrica nella seconda metà della gara che lo ha portato a ridosso del leader Oliveria con giri veloci in sequenza sull’1:38 alto. Al calare della bandiera a scacchi, il pilota della Yamaha ufficiale ha colto un secondo posto posto finale al culmine di una prova di maturità.

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